È da poco usc
ita la notizia che il nuovo sistema operativo Microsoft, Windows 8, è in prova presso un campione scelto di aziende partner. Sono già emerse alcune indiscrezioni ed è possibile reperire sulla Rete anche alcune schermate. Cosa c’è di nuovo? Sempre secondo dette indiscrezioni, a livello grafico, Windows 8 non presenta modifiche consistenti, ma apporta alcuni miglioramenti al precedente Seven.
Pare che Microsoft abbia deciso di puntare a rendere “multipiattaforma” il suo nuovo OS, termine improprio che gira in Rete e che starebbe a significare la possibilità di adattarsi all’hardware in funzione delle prestazioni disponibili. Si prevede anche una maggiore integrazione con Windows Mobile, con la possibilità di far dialogare i due sistemi in maniera più semplice e funzionale. Pare anche che Microsoft abbia riprogettato l’intera gestione del registry, fornendo agli utenti di Windows 8 la possibilità di ripristinare il sistema in meno di 2 minuti e senza perdere i dati. L’uscita di Windows 8 è prevista per Ottobre 2011.
Apple non è stata con le mani nelle mani. Si prevede infatti per l’inizio di quest’estate l’uscita diOSX 10.7, denominato Lion. Il progetto è già in fase avanzata. Anche Apple ha puntato sulla maggior integrazione tra OSX e iOS, fornendo agli utenti Mac la possibilità di far dialogare più facilmente iPhone, iPad, Mac Book e Mac Pc. Anche Apple ha approfittato di questa uscita per mettere mano all’ottimizzazione della gestione dei processi e del multi-tasking in generale.
Mentre i due giganti combattono tra loro per accaparrarsi il maggior numero di nuovi utenti, sta per uscire il tanto atteso Chrome OS, il sistema operativo open source di Google. Annunciato già nel 2009, superate le tante difficoltà che il progetto ha incontrato nel suo cammino evolutivo, dovrebbe approdare inizialmente su netbook con processori x86 e Arm. A mio modesto parere, Chrome OS potrebbe essere il terzo incomodo nella battaglia dei sistemi operativi, per una serie di motivi che cerco di illustrare di seguito.
L'interfaccia essenziale di Chrome OS, sistema orientato prevalentemente al Web
L’evoluzione del Pc (Personal Computer), da quando è comparso nei primi anni ’80, è una parabola. Inizialmente, si tratta di una macchina ingombrante, costosissima e destinata ad un mercato di utenti professionisti. Pian piano, verso la fine degli anni ’80, il Pc si diffonde tra tutti i professionisti e inizia ad entrare nelle case. Negli anni ’90, la diffusione del Pc aumenta in maniera vertiginosa. I costi scendono notevolmente, le dimensioni restano quelle di prima o addirittura aumentano (case tower). Nel frattempo si diffonde sempre maggiormente l’uso dei notebook, man mano che scendono le dimensioni, il peso e soprattutto il prezzo.
Già nei primo anni 2000 si verifica un’inversione di tendenza. Gli acquisti di notebook superano quelli dei Pc. Siamo ai giorni nostri e, come possiamo vedere, l’hardware è notevolmente cambiato. I Pc sono sempre più piccoli, più leggeri, più economici in termini di richiesta energetica e in termini di costi. I Pc stanno ora tornando a scomparire dalla case, sempre più sostituiti da notebook, prima, e ora da netbook o addirittura da tablet Pc e smartphone.
In questo quadro, Google Chrome OS sembra centrare il bersaglio. Si tratta infatti, come sappiamo, di un sistema orientato essenzialmente alla navigazione. Molte applicazioni disponibili lavoreranno presumibilmente, come dichiarato dalla stessa azienda, sfruttando il paradigma del cloud computing, ossia gireranno su Internet. Sulla macchina saranno disponibili invece soltanto quelle essenziali: il browser Chrome, Skype ecc.
Numerose persone si sono dichiarate scandalizzate da un’eventualità del genere. Probabilmente questi utenti continueranno ad usare Pc e sistemi Microsoft o Apple. Tutti gli altri, invece, interessati ad avere uno strumento con cui navigare, comunicare, usare social network, eseguire alcune semplici operazioni ecc. potranno sicuramente trarre numerosi vantaggi da un sistema operativo snello, che non richiede di perdere tempo in installazioni, configurazioni ecc.
Chrome OS potrebbe essere allestito in netbook che, sfruttando la gratuità di Google Chrome OS, verrebbero immessi nel mercato a prezzi molto inferiori rispetto a quelli che usano sistemi Microsoft o Apple, riuscendo magari dove ha fallito Linux e i suoi derivati, risultati troppo complessi per utenti non sufficientemente esperti. D’altro canto, questo è già avvenuto conAndroid. Chi mai avrebbe scommesso che il sistema mobile di Google sarebbe diventato in poco tempo uno tra i più utilizzati tra i possessori di smartphone? C’è da giurarci, presto i giganti di Redmond e di Cupertino dovranno vedersela con i ragazzacci di Mountain View…
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