Steve Ballmer non delude nel suo keynote al CES di Las Vegas: annuncia che il prossimo sistema operativo girerà anche sui processori con architettura ARM (quelli di tablet e smartphone), i rivali del momento di Intel. In gioco un mercato che Redmond non vuole perdere
LAS VEGAS - Dimenticate Wintel, come fu chiamato il patto tra Microsoft e Intel, il primo leader mondiale del software e il secondo dei processori. Un'alleanza che dagli anni '80 ha dettato legge nel mondo dell'informatica. Ma ora la realtà sta cambiando, e pure a grande velocità. Ieri, al keynote del CEO di Microsoft Steve Ballmer al Consumer Electronics Show di Las Vegas, è stato sancito un "quasi divorzio". Senza scenate e anzi con molto fair play, ma sempre di strappo si è trattato. Soprattutto se parliamo di un matrimonio trentennale per lungo tempo esclusivo. L'azienda fondata di Bill Gates ha annunciato di sviluppare la prossima versione di Windows (la numero 8 in arrivo nel 2012) in modo che sia utilizzabile anche con i processori che rispondono alle specifiche ARM, un rivale di Intel visto che ha battuto i processori Atom con cui l'azienda di Santa Clara ha messo le mani sui segmento dei
netbook. Insomma, Microsoft non vuole perdere tempo e intende essere presente da subito nel mercato dei dispositivi ultramobili, come i tablet e gli smartbook che usano architettura ARM grazie al suo ottimo rapporto tra performance e consumi.
E così Ballmer ha fatto sistemare su un tavolo una serie di portatili e netbook, ognuno con una macchina con processore diverso. Tutti con Windows, System on a Chip (SoC). Dai nuovi processori Intel core di seconda generazione presentati ieri (velocissimi e dai consumi ridotti), agli AMD Fusion (che promettono molto bene) allo Snapdragon di Qualcomm
al Tegra 2 di Nvidia ai Texas Instruments (tutti basati su ARM). E la soddisfazione del numero 1 di Microsoft era evidente. "La parola d'ordine della prossima versione di WIndows sarà flessibilità", ha sottolineato. "Vogliamo che il nostro nuovo sistema giri ovunque, dal grande al piccolo schermo". Una premura che sta tutta in due numeri, di fonte Gartner: se è vero che Microsoft "possiede" ancora il 90 per cento dei computer (ma con questi ultimi che sembrano avviati a non essere più centrali nel mondo informatico), è altrettanto vero che al momento è presente solo sul 3 per cento dei dispositivi mobili, fra tablet e smartphone. Proprio quest'ultimo è il settore che mostra grandi margini di crescita, considerando che il solo iPad ha venduto finora 8 milioni di pezzi e non accenna a fermarsi. Anzi, si pensa che possa raddoppiare nell'anno appena cominciato. Gli analisti non hanno dubbi: entro il prossimo anno e mezzo le vendite di tablet e smartphone saranno superiori a quelle dei pc.
Per questo motivo Ballmer ha premuto assai sul successi di critica - ha taciuto però sulle vendite, che non devono essere state esaltanti - del nuovo sistema operativo per smartphone, Windows Phone 7, riscritto da zero rispetto alle versioni precedenti per dispositivi mobili: "Tutti quelli che lo hanno usato hanno testimoniato della sua grande usabilità. Abbiamo fatto e stiamo facendo un grande lavoro nel semplificare. Questo telefono è drammaticamente differente rispetto ad ogni altro dispositivo". Di questo software Ballmer ha annunciato un corposo aggiornamento a brevissimo, con ottimizzazione dei codice, l'arrivo della funzione di "Copia e incolla", nuovi giochi, maggiore integrazione coi social network e un aumento delle apps nel suo market, adesso a quota 5.500.
La stessa soddisfazione l'ha mostrata nel dare le cifre dei download (20 milioni) della versione beta di Internet Explorer 9 (anche se proprio nei giorni scorsi il navigatore di Microsoft ha perduto la leadership del mercato europeo in favore di Firefox) e nel parlare dei successi e delle novità della sua console per videogiochi, la XBox360. Che è pronta a trasformarsi in vero e proprio hub televisivo per fare concorrenza ad Apple e a Google: si potranno consultare con i comandi gestuali Netflix e Hulu, per ora negli Usa. E quindi: film in HD in streaming, social network, oltre naturalmente ai giochi. "Abbiamo raggiunto 30 milioni di utenti live, una cifra molto interessante, una grande community", ha detto Ballmer aggiungendo che sono stati venduti in due mesi 8 milioni di sensori Kinnect, il dispositivo che trasforma il corpo stesso del giocatore nel controller, una tecnologia nella quale Microsoft si è guadagnata subito il primato. Per questo, a primavera, arriverà Avatar Kinnect, ovvero la possibilità per ogni utente di avere un avatar somigliante che riproduce i nostri movimenti, comprese le espressioni facciali. Un avatar che si muove nello spazio virtuale assieme agli altri utenti, anche in rete. Alla maniera della ormai dimenticata Second Life. Sperando che il risultato non sia lo stesso.
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