lunedì 29 agosto 2011

Apple contro Samsung: battaglia legale (negli Usa) rimandata al 2012

Una decisione che, per motivi diversi e contrapposti, scontenta tutti. Ma per il momento la decisione presa dal giudice del tribunale californiano, che ha spostato la decorrenza del dibattimento per la causa legale mossa da Apple nei confronti di Samsung al 30 luglio 2012, interrompe di fatto, almeno negli Stati Uniti, le schermaglie fra le due compagnie. Nell'arco dei prossimi 12 mesi le due società potranno quindi affinare le rispettive strategie ed è certo che nel frattempo verrà espletata l'indagine dell'ufficio brevetti Usa, che dovrà validare tutte le proprietà intellettuali del caso.
Sebbene i tempi richiesti dal giudice siano inferiori alla media (in California, per cause di questo tipo, si arriva al processo non prima di 23 mesi), l'ordinanza appare in ogni caso anche una soluzione "politica", che si posiziona a metà strada fra i desiderata della società di Cupertino, speranzosa di presentarsi in tribunale già il prossimo febbraio, e quelli del gigante coreano, che ipotizzava un posticipo fino a marzo del 2013. 
L'oggetto della battaglia è come noto particolarmente ricco – 12 i brevetti interessati e ben 43 le relative rivendicazioni – ed è naturalmente legato a filo doppio agli altri fronti giudiziari - 19 le azioni legali in corso in nove diversi Paesi del mondo - che vedono sfidarsi Apple e Samsung. 

Quest'ultima ha incassato ovviamente con soddisfazione la sentenza preliminare con la quale il giudice del tribunale dell'Aja ha rigettato due delle tre richieste avanzate dalla casa californiana, invalidato il brevetto per il sistema di sblocco della tastiera e di fatto azzerato la questione della copia del design dell'iPad. Non che le decisioni prese da una corte europea siano vincolanti per un tribunale statunitense, ma in questi casi entrano in gioco le cosiddette "priority art" e per Samsung potrebbero essere un'arma molto importante. Se poi il produttore coreano, come ampiamente prevedibile, apporterà a brevissimo l'aggiornamento software ai suoi smartphone, ecco che la principale violazione su cui fa leva l'accusa di Apple verrà del tutto meno per la data prevista di inizio procedimento.
La questione rimane comunque molto aperta – le due compagnie, va ricordato, sono legate da un importante accordo di fornitura per i componenti dell'iPhone - e in tal senso va registrato l'accordo raggiunto per la distribuzione della versione oggetto di querelle del Galaxy Tab (quella da 10,1 pollici) in Australia, dove il tablet coreano andrà in commercio solo a partire dal 30 settembre.
Ora che Steve Jobs non c'è più toccherà a Tim Cook definire la strategia di Apple per affrontare al meglio la guerra dei brevetti. E per il nuovo Ceo ci sono un milione di buone ragioni per evitare lo scontro frontale con Samsung: venerdi Apple ha depositato alla Securities and Exchange Commission americana il documento che conferma il passaggio di consegne e l'assegnazione a Cook (che nel 2010 ha percepito compensi per complessivi oltre 59 milioni di dollari) di un milione di azioni riservate della compagnia, un bonus il cui contro valore, alle quotazioni attuali del titolo, vale qualcosa come 383,5 milioni di dollari.

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