martedì 30 agosto 2011

lunedì 29 agosto 2011

Tablet: Samsung non potrà vendere il Galaxy Tab in Germania, il giudice dà ragione alla Apple

Il fatto di per sé è davvero clamoroso: Samsung non può vendere il suo tablet Galaxy Tab in Germania per via di una sentenza del giudice di Dusseldorlf, il quale ha dato ragione alla Apple sul fatto che l’ azienda coreana abbia copiato l’ iPad, il più famoso e venduto tablet pc al mondo; tuttavia un giudice di un altro paese europeo, l’ Olanda, ha invece respinto le richieste di Cupertino sentenziando che non è possibile sostenere che a causa dei diritti di design detenuti dalla Mela, i concorrenti debbano per forza produrre tablet più ‘poveri’ tecnologicamente o di forme e caratteristiche non idonee.
Che il divieto imposto alla Samsung in Germania possa far sì che in altri paesi europei succeda lo stesso è altamente improbabile (il 9 agosto il tribunale tedesco aveva sentenziato un divieto preliminare per quasi tutta l’ Unione Europea, poi ritirato per dubbi sulla giurisdizione), come del resto anche la sentenza olandese non dovrebbe avere riflessi oltre i confini del paese dei tulipani: in ogni Stato dove la Apple sta battagliando per i propri diritti che ritiene violati, ogni tribunale deciderà in maniera autonoma secondo le proprie leggi ed i propri intendimenti; tuttavia le motivazioni alla base della decisione del giudice olandese, che qui ci vengono illustrate dalle parole dell’ avvocato della Samsung, sono interessanti e offrono lo spunto per alcune riflessioni:
“Come il giudice olandese ha giustamente sottolineato i diritti di design Apple non possono costringerci a fare prodotti tecnicamente poveri; molti aspetti del progetto sono necessari se si vuole produrre un tablet pc di qualità. Lo schermo deve essere necessariamente piatto per evitare che briciole possano disturbare l’utilizzo e gli spigoli devono essere arrotondati in modo che lo schermo non si rompa se il dispositivo dovesse colpire qualcosa di solido”.
A tali affermazioni così risponde l’ avvocato della Apple:
“Non siamo qui perchè Apple vuole vietare tutti gli altri tablet pc. Siamo qui perchè Samsung Galaxy Tab è la più perfetta copia dell’iPad. Nessun altro tablet ci è così vicino.”
Dove stia la ragione non è facile dirlo: di certo, per quelli che sono gli standard attuali e che Apple è riuscita ad ‘imporre’ sul mercato grazie al suo ottimo lavoro, alcune caratteristiche di ciò che si può definire come ‘tablet’ sono imprescindibili; ma è anche vero, come dice il giudice di Dusserldorf durante l’ udienza, che “ci sono molte soluzione alternative per la progettazione di un dispositivo tablet, come il mercato ha ampiamente dimostrato”.
Sicuramente questo periodo è di gran lavoro per i legali della Apple, che in tantissimi paesi è impegnata in cause legali legate ai diritti e ai brevetti sui suoi prodotti di punta, iPad e iPhone, contro Samsung, Motorola e HTC.

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Apple contro Samsung: battaglia legale (negli Usa) rimandata al 2012

Una decisione che, per motivi diversi e contrapposti, scontenta tutti. Ma per il momento la decisione presa dal giudice del tribunale californiano, che ha spostato la decorrenza del dibattimento per la causa legale mossa da Apple nei confronti di Samsung al 30 luglio 2012, interrompe di fatto, almeno negli Stati Uniti, le schermaglie fra le due compagnie. Nell'arco dei prossimi 12 mesi le due società potranno quindi affinare le rispettive strategie ed è certo che nel frattempo verrà espletata l'indagine dell'ufficio brevetti Usa, che dovrà validare tutte le proprietà intellettuali del caso.
Sebbene i tempi richiesti dal giudice siano inferiori alla media (in California, per cause di questo tipo, si arriva al processo non prima di 23 mesi), l'ordinanza appare in ogni caso anche una soluzione "politica", che si posiziona a metà strada fra i desiderata della società di Cupertino, speranzosa di presentarsi in tribunale già il prossimo febbraio, e quelli del gigante coreano, che ipotizzava un posticipo fino a marzo del 2013. 
L'oggetto della battaglia è come noto particolarmente ricco – 12 i brevetti interessati e ben 43 le relative rivendicazioni – ed è naturalmente legato a filo doppio agli altri fronti giudiziari - 19 le azioni legali in corso in nove diversi Paesi del mondo - che vedono sfidarsi Apple e Samsung. 

Quest'ultima ha incassato ovviamente con soddisfazione la sentenza preliminare con la quale il giudice del tribunale dell'Aja ha rigettato due delle tre richieste avanzate dalla casa californiana, invalidato il brevetto per il sistema di sblocco della tastiera e di fatto azzerato la questione della copia del design dell'iPad. Non che le decisioni prese da una corte europea siano vincolanti per un tribunale statunitense, ma in questi casi entrano in gioco le cosiddette "priority art" e per Samsung potrebbero essere un'arma molto importante. Se poi il produttore coreano, come ampiamente prevedibile, apporterà a brevissimo l'aggiornamento software ai suoi smartphone, ecco che la principale violazione su cui fa leva l'accusa di Apple verrà del tutto meno per la data prevista di inizio procedimento.
La questione rimane comunque molto aperta – le due compagnie, va ricordato, sono legate da un importante accordo di fornitura per i componenti dell'iPhone - e in tal senso va registrato l'accordo raggiunto per la distribuzione della versione oggetto di querelle del Galaxy Tab (quella da 10,1 pollici) in Australia, dove il tablet coreano andrà in commercio solo a partire dal 30 settembre.
Ora che Steve Jobs non c'è più toccherà a Tim Cook definire la strategia di Apple per affrontare al meglio la guerra dei brevetti. E per il nuovo Ceo ci sono un milione di buone ragioni per evitare lo scontro frontale con Samsung: venerdi Apple ha depositato alla Securities and Exchange Commission americana il documento che conferma il passaggio di consegne e l'assegnazione a Cook (che nel 2010 ha percepito compensi per complessivi oltre 59 milioni di dollari) di un milione di azioni riservate della compagnia, un bonus il cui contro valore, alle quotazioni attuali del titolo, vale qualcosa come 383,5 milioni di dollari.

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